Lo Spray (lo Spray di Boston ) è la prima barca a vela a fare il giro del mondo comandata e servita da un solo uomo: Joshua Slocum. La sua esperienza ha ispirato costruttori e navigatori in moltissime repliche.
Questo testo parla dell’originale (lo Spray di Boston ) e delle sue repliche. Lo Spray of Saint-Briac è probabilmente tra le repliche fedeli l’esempio di maggior successo e sicuramente quello con più miglia nel suo log.
Reliable plywood boat significa che, visti i risultati raggiunti in quanto ad affidabilità e robustezza, per le barche in compensato marino protette col West System e le altre “diavolerie” della chimica epossidica, va fatto un discorso diverso da quello per il legno tradizionale .
Yacht survey , perizie Uno dei servizi DNA enginering che svolgo più di frequente. Analizzo l’aspetto tecnico/commerciale di imbarcazioni sia per i clienti privati sia per il registro navale italiano (RINA) certificandone la sicurezza, il valore e e lo stato di manutenzione. Nella fase di perizia accerto la galleggiabilità, la stabilità, la governabilità, la velocità, controllo inoltre la carena per la osmosi e altri difetti. Creo così fiducia nel mezzo navale per il nuovo acquirente. Se alcune cose non vanno indirizzo i lavori di ripristino. Svolgo questa attività nel Nord Adriatico da parecchi anni e posso dire che è diventata “a tradition in yacht services” perizia barca
yacht ENGINEERING
Yacht engineering significa che progetto di parti strutturali e accessori ( gruette, balaustre, ) sale macchine, impianti, motorizzazioni, , trasmissioni, calcolo delle strutture, conformità alla normativa CE. Quando necessario mi affido ad uno studio di fiducia per l’indagine ad elementi finiti. Servo cantieri importanti nel segmento dei superyacht. A tradition in yacht services. Steel, Wood, Or Composite Yacht? Which One Scores Better?”
hand sketch
yacht DESIGN
Yacht design significa che immagino e disegno un nuovo “concept” di barca o nave secondo le esigenze dell’armatore. Sia barche commerciali, sia da diporto. Grazie al mio rapporto con artigiani famosi riesco a produrre imbarcazioni custom anche nelle taglie più piccole con prezzi competitivi alla produzione di serie. A tradition in yacht services Reliable plywood boat made in Italy.
yacht MANAGEMENT
Yacht-survey-engineering-design sono le attività di DNA Engineering Bologna di Michele Ansaloni , a queste va aggiunto lo yacht management. In effetti se la perizia si estende a un lotto di lavori diventa gestione lavori e project management, ma talvolta curo anche i trasferimenti soprattutto di consegna e quelle che chiamo crociere assistite.
La consegna di una barca nuova è una fase delicata, gestire le aspettative dell’armatore è una mia specialità. Se accompagnare l’armatore in crociera durante la prima parte di questa può essere utile allora mi adopero anche in tal senso. A tradition in yacht services
Per la nautica sostenibile propongo quattro barche : una motonave passeggeri possibilmente ad idrogeno, un cabinato a vela ed un motoryacht entrambi ibridi , una lobster semidislocante a basso consumo. Le mie considerazioni a largo respiro.
Shooner e Catboat sono pietre di paragone per ogni nuovo progetto. Noi andiamo a vela per divertirci e possiamo sempre contare sul motore ma non è sempre stato così. Anzi fino al 1807,varo del primo piroscafo, la vela non aveva altri concorrenti che remi e schiavi. .
Il poket cruiser era il tema affrontato dal Giornale della Vela parlando di Michele Ansaloni.
Per Luca Alessandrini, un amico navigatore, storico, divulgatore e grande istrione avevo appena disegnato un poket cruiser: una micro nave da crociera a chiglia fissa in compensato marino per l’esplorazione estiva della Croazia di soli 5,60 m .
Ringrazio la sorte “Per prima cosa ci vuol fortuna. La barca ci trasforma in delfini o balene, ma ci manca l’istinto degli animali marini così l’andare in barca rimane un arte. Ringraziamo la fortuna per essercela cavata tante volte con così pochi meriti.”
disegni per l’ armatore: chi vuole realizzare una barca mette a disposizione l’ esperienza acquisita, l’amore per le cose belle, le sue capacità finanziarie, e una certa dose di caparbietà per arrivare all’obbiettivo. Lo stesso armatore però pone dei limiti al progetto come la quantità degli ospiti a bordo, la autonomia,il costo. I “suoi” disegni emergono proprio dagli schizzi preliminari, magari abbelliti e rivisti ma che mantengono la carica emozionale che ha “creato” la barca la prima volta che la sua forma ha preso luce.
disegni per il cantiere: Il costruttore vuole fare un preventivo “gradevole” per l’armatore e che gli consenta però di guadagnare. Pochi cantieri sono comunque in grado di eseguire qualsiasi “custom project”. Perchè le cose vadano per il meglio lo yacht dovrà essere costruito e attrezzato in un modo famigliare al cantiere . Se per esempio un armatore volesse costruire un gozzo in fasciame molti cantieri saprebbero soddisfare la sua richiesta, ma se specificasse la propulsione a vapore sono sicuro che molti sorgerebbero il naso e comunque si informerebbero bene prima di partire.
disegni per gli enti tecnici: Il RINA e gli altri, garantendo la sicurezza della barca costruita vogliono accertare fino da subito il rispetto delle normative quindi vanno accertate la resistenza al fuoco, la portata di passeggeri, la rumorosità dei motori e parecchie altra cose
Disegni commerciali : per le riviste specializzate e venditori debbono avere una estetica brillante essere chiari di per sè e senza note. Anche la moda si può rivelare una gabbia che non consente di progettare a partire dal foglio bianco perché le barche di successo varate da poco e vendute bene indicano una strada difficile da abbandonare con leggerezza.
Le specifiche
All’ inizio di un nuovo progetto un quesito assillante riguarda il costo. A parte un generico “potrebbe costare all’in circa…”il cantiere non si sbilancia finchè non può calcolare le ore di manod’opera e il costo dei materiali e degli accessori. Il documento che contiene questi elementi è il capitolato che deve essere generale , ma anche specifico: “Vanderbilt a natale telefonò a Herreshof e gli chiese se il suo cantiere potesse consegnare, per gli inizi di maggio, uno sloop di 90 piedi che potesse vincere la Coppa America. Sembra scarno ma è un vero e proprio capitolato. Ovviamente, trattandosi di due gentiluomini, ( di cui uno molto ma molto ricco) non parlarono di soldi, ma oggi quel modo di fare è considerato all’antica e i contratti poggiano su ponderosi capitolati di costruzione. Il capitolato deve indicare le generalità della costruzione e il livello di qualità che, intende raggiungere. Il capitolato è corredato dai piani generali che non scendono nei dettagli ma li “comprendono”. Se ad esempio un ponte è indicato nei piani generali da due linee distanti 200 mm in scala, poi dovremo avere la capacità tecnica di fare stare in quello spazio le strutture, i rivestimenti funzionali ed estetici, gli eventuali impianti ecc.I disegni allegati al capitolato consentono dunque la nascita della barca dal punto di vista contrattuale. Questi disegni sono importanti perchè ci si rifà ad essi ogni volta che emerga una variante in corso d’opera.
Il registro navale o l’ente certificatore hanno bisogno di una serie di disegni che vertono soprattutto sulla sicurezza ( robustezza, stabilità, tenuta stagna e galleggiabilità, piano antincendio, visibilità dal posto di governo, piano delle luci, piano di capacità. Questi piani sono generalmente estratti dai piani strutturali che affrontano una prima stesura per l’occasione. Disegni per costruttore e terzisti: Una volta che il progetto sia finanziato i disegni preliminari non bastano più e ad essi si aggiungono dei disegni più dettagliati: Geometrie (scafo, coperta, appendici, velico);Piani strutturali che fanno vedere la barca spogliata dai fasciami( sez maestra, piano delle strutture, piano dei fasciami) e i fasciami in piano. (espansione fasciame);Piani d’allestimento che fanno vedere gli arredi o gli allestimenti meccanici elettrici ecc. (piano di coperta, linea d’asse, rigging plan, coordinato tubi. ecc)Disegni per il Marketing : in questi documenti bisogna dettagliare l’aspetto della barca e la sua capacità di emergere nella sua fascia di mercato. Abbiamo quindi il profilo longitudinale artistico, il rendering, le immagini fotorealistiche, il filmato, la realtà virtuale …
Conclusione :
In passato le linee d’acqua erano il disegno con la D maiuscola. Allora per diversi motivi lo scafo era il pezzo più importante della nave e attraverso le linee d’acqua, in un solo sguardo, se ne potevano apprezzare le caratteristiche tutte assieme globalmente. Il moderno modello 3d, è realistico, ma fa vedere troppe cose, non è sintetico. Le linee d’acqua invece, svelando il carattere della barca, sono “cubismo” ante litteram . Sono il disegno a cui bisogna dedicarsi con più impegno perché la barca sia bella da tutti i punti di vista ed efficiente in mare.
Il piano principale è quello che si chiama piano di costruzione. La geometria dello scafo è rappresentata nelle tre viste: pianta fronte e lato.
Da quando (1980 circa) sono state scoperte le proprietà geometriche delle geometrie degli scafi e le equazioni che le generano il piano di costruzione è preciso e le operazioni di tracciatura al vero per verificare i dettagli non sono più necessarie.
Si possono quindi stampare direttamente le sezioni in scala 1/1 e tagliare le seste sicuri che lo scafo sarà avviato. (la sua superficie non presenterà cioè variazioni di curvatura repentine)
le linee d’acqua di Brava Mediterraneo
Un altro piano molto importante è il piano generale che ci da molte informazioni sull’allestimento anche degli interni e sugli allestimenti meccanici pur senza scendere in dettagli quotati.
dal piano generale del cutter di 9 m
Poi, buon terzo, c’è il piano delle strutture che indica i materiali di costruzione , tutti gli elementi della costruzione stessa e la esecuzione di tutti i giunti.
Se la barca è semplice non sono necessari troppi particolari di allestimento comunque qualche tavola è d’obbligo almeno le tavole riguardanti motore, albero, zavorra e timone.
gabbia del bulbo di zavorra
Necessari tra i documenti le specifiche che chiariscono per iscritto ogni parte strutturale, di allestimento tecnico o di arredamento ed equipaggiamento della barca.
lista materiali e procedura esecutiva.
Non può mancare infine se si tratta di un piano per la costruzione “do it yourself” una descrizione della proceduraesecutiva che separi le varie fasi della costruzione e ne chiarisca i risultati in termini di qualità per arrivare al varo di una unità in ordine.
Una barca a fondo piatto è abbastanza facile da costruire soprattutto oggi quando possiamo disporre di legno compensato, in fogli di grandi dimensioni, stabile e resistente all’ambiente marino. Se si tratta di qualcosa di piccolo la si costruisce veramente con poche operazioni se si ha cura di non esigere dal materiale raggi di piegatura inferiori a quelli naturali . La barca deve essere leggera, ma senza esagerare, esibire un rapporto lunghezza larghezza superiore a tre e un pescaggio modesto. Nella sezione trasversale i fianchi sono svasati, ad andamento rettilineo . La poppa si stringe, molto se è una barca a remi , meno se la propulsione è a motore o a vela. L’ innalzamento del fondo nelle sezioni poppiere è modesto e talvolta nullo.
La difficoltà della costruzione è la unione tra fondo e fianchi. Se fatta con un massello è necessario sagomarlo con la doppia battura. Oggi questo dettaglio è reso semplice dalla tecnica del comento nastrato: “tape seam” i due fogli di fasciame da unire vengono adagiati in uno stampo più o meno robusto a seconda dello spessore dei compensati da piegare in esso e i lembi adiacenti sono tenuti vicini con diversi metodi . La giunta viene prima riempita con un cordone di stucco epossidico poi rifinito con forma regolare concava ed infine laminata con uno o più nastri in fibra di vetro impregnati con resina epossidica. Il giunto così creato se sollecitato a rottura è più resistente del legno.