Il piano principale è quello che si chiama piano di costruzione. La geometria dello scafo è rappresentata nelle tre viste: pianta fronte e lato.
Da quando (1980 circa) sono state scoperte le proprietà geometriche delle geometrie degli scafi e le equazioni che le generano il piano di costruzione è preciso e le operazioni di tracciatura al vero per verificare i dettagli non sono più necessarie.
Si possono quindi stampare direttamente le sezioni in scala 1/1 e tagliare le seste sicuri che lo scafo sarà avviato. (la sua superficie non presenterà cioè variazioni di curvatura repentine)
![brava mediterranea](https://www.micheleansaloni.it/wp-content/uploads/2017/11/lineebrava-1024x575.png)
Un altro piano molto importante è il piano generale che ci da molte informazioni sull’allestimento anche degli interni e sugli allestimenti meccanici pur senza scendere in dettagli quotati.
![](https://www.micheleansaloni.it/wp-content/uploads/2020/05/cttr1-Model.png)
Poi, buon terzo, c’è il piano delle strutture che indica i materiali di costruzione , tutti gli elementi della costruzione stessa e la esecuzione di tutti i giunti.
![](https://www.micheleansaloni.it/wp-content/uploads/2023/02/wsp128_86_3.jpg)
Se la barca è semplice non sono necessari troppi particolari di allestimento comunque qualche tavola è d’obbligo almeno le tavole riguardanti motore, albero, zavorra e timone.
![](https://www.micheleansaloni.it/wp-content/uploads/2017/10/gabbia.jpg)
Necessari tra i documenti le specifiche che chiariscono per iscritto ogni parte strutturale, di allestimento tecnico o di arredamento ed equipaggiamento della barca.
![](https://www.micheleansaloni.it/wp-content/uploads/2020/04/PAGINE.jpg)
Non può mancare infine se si tratta di un piano per la costruzione “do it yourself” una descrizione della procedura esecutiva che separi le varie fasi della costruzione e ne chiarisca i risultati in termini di qualità per arrivare al varo di una unità in ordine.
![](https://www.micheleansaloni.it/wp-content/uploads/2020/10/DORY-Model-1024x721.png)