
Realizzare La Barca Fai Da Te
Barca fai da te
Non mi dilungherò sulla sociologia del tempo libero: la barca fatta in casa o nel garage è una esperienza entusiasmante che anticipa lo spirito di autodeterminazione e il senso di autonomia che regnerà quando saremo in mare.
Il costruttore dilettante, non potendo confrontarsi con colleghi esperti deve trovare nei piani tutto quello che gli serve in modo che possa passare attraverso le varie fasi senza incappare in errori e perdite di tempo.
Per incominciare nulla di meglio di una barca semplice. Ad esempio un dory. ( si chiama dory una barca della tradizione americana di costruzione elementare ) Il dory è una barca a fondo piatto facile da costruire e economica da mantenere, di linee belle ed avviate, marina se non si eccede in larghezza e carico.
A me, come diceva Carosone, “piace fare l’americano” e dico “dory” per indicare il fondo piatto, ma la barca a fondo piatto è propria anche di tutta la cultura marinaresca tradizionale veneziana e romagnola. La battana, e tante altre barche veneziane hanno il fondo piatto e ricordando che l’Adriatico era il Golfo di Venezia sappiamo che fino a Corfù queste barche erano di casa.

battana da diporto
Le forme dello scafo:
il Dory è una carena che pesca poco va veloce e si costruisce rapidamente . E’ proprio per questi motivi che gli americani costruivano in serie le scialuppe che portavano i pescatori a calare le lenze sui grandi banchi come ci ricorda “Capitani coraggiosi”. E’ proprio in quella occasione che il dory si è guadagnato i galloni. Queste barchette , sottoposte ad un lavoro durissimo, erano varate e tirate in secca dal fianco della nave madre, ovviamente uno schooner dei banchi, operazione portata a termine anche in condizioni di mare dure, mettendo a prova la finitura del fianco della goletta e la robustezza complessiva dei dory. Per il resto della loro vita i dory pescavano in acque tutt’altro che tranquille rientrando con mezzi propri ( la propulsione era a remi anche se una veletta poteva aiutare) alla nave madre.
Proprio per questa vocazione remiera il dory è stretto e relativamente poco stabile, ma se andiamo a vedere bene nelle barche maggiori di questa forma la stabilità iniziale è buona e questo dato si sposa bene con la propulsione velica, soprattutto se si ha l’accortezza di mantenere bassi baricentro e il centro velico, inoltre la barca inclinandosi diminuisce la superficie bagnata come sanno bene i nostri ragazzi che gareggiano in Optimist.
tecnica dory
piani per la barca fatta in casa
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