Il primo lobster boat italiano?
All’ inizio del 1993 fui contattato da un cliente di Napoli che voleva una barca a motore che gli consentisse sia di andare in giro per il golfo sia di posare le boe per le regate del circolo velico. Un ottimo tema -pensai- e, ancora influenzato dai miei studi americani, scelsi la carena di una lobster boat perchè aveva alcune caratteristiche che mi piacevano.
Le lobster boat sono barche da pesca. Vanno ad aragoste nel Maine e debbono districarsi in acque poco tranquille con forti correnti e maretta. Il pozzetto è sgombro per poter accatastare le nasse. La velocità massima non è un problema mentre quella media è importante. Evolutesi da barche a vela hanno mantenuto la prua fine che si è alzata, mentre la poppa si è allargata per consentire di lavorare più comodamente ed ospitare motori più grossi.
La mia interpretazione non è assolutamente filologica ma apprezzo quel modo di andar per mare e uno dei miei sogni nascosti è affittare una casetta nel Maine con la barca ancorata sotto.


PICNIC BOAT
Una delle più semplici derivazioni diportistiche della lobster è la picnic boat. Il diportista desidera muoversi più rapidamente soprattutto in acque calme . Ha bisogno di una piattaforma relativamente stabile per stare comodo al marina. Preferisce il fuoribordo perchè non interferisce con gli interni.
Il bello di questa Picnic è che è in costruzione presso un noto cantiere a Cervia.
Per quanto riguarda la tecnica costruttiva il paragrafo sul legno può essere interessante in materiale per yachtbuilding